sabato 6 febbraio 2016

#dietrofrontM5S su unioni civili? Non diciamo sciocchezze!

La trappola per Renzi è tesa. Giocando in anticipo, il M5S scarica sul PD la responsabilità di far approvare il ddl Cirinnà sulle unioni civili. Non ti è chiaro? Seguimi, sono sicuro di non sbagliare. Ho già spiegato altre volte che l'intento di Renzi su questo provvedimento è uno solo: farlo bocciare. Perché? E come?
Unioni civili: la palla al piede di Renzi
Sarai d'accordo con me che al Presidente del Consiglio di me, di te, dei diritti dei cittadini, non frega nulla. Uno che spende 2 o 300mila euro al mese di soldi pubblici per il suo aereo personale, a noi non ci fila di pezza. Renzi, di fronte a un provvedimento sulle unioni civili che è obbligato a portare in discussione (con calma, ovvio: il ddl Cirinnà è stato presentato il 15 marzo 2013, tre anni fa); un ddl capace di muovere centinaia di migliaia di persone e di portarle in piazza spaccando letteralmente l'Italia; di fronte a questo, lui che dovrebbe rappresentare un partito di sinistra, ma che di sinistra non è, ha un solo pensiero: come non perdere voti o, almeno, limitare i danni?
Ecco: la sua strategia e come sia stata disinnescata dall'iniziativa del blog di Grillo (continua)

Legionella: indagati dirigenti della Zep Italia per la morte di una paziente

Il 12 luglio del 2010, presso la clinica privata Cobellis di Vallo della Lucania, una paziente, Antonietta Perretta, ha perso la vita in seguito a infezione da legionella. Il 6 febbraio 2016, il pubblico ministero Paolo Itri ha chiesto il rinvio a giudizio per i responsabili del trattamento dell'acqua sanitaria della struttura per con conto della Zep Italia di Aprilia e del Direttore del Dipartimento Sanitario dell'Asl 3 di Salerno. Il reato loro ascritto è di avvelenamento delle acque e sostanze destinate all'alimentazione.
Nella nota d'accusa si legge che i tre, "in cooperazione colposa tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, per negligenza derivante dalla mancata attuazione di tutte le misure necessarie a prevenire la contaminazione della rete idrica della struttura sanitaria vallese, ne causavano l’inquinamento della rete idrica con il batterio della ‘Legionella’ e ‘Pseudomonas Aemginosa’ esponendo così al contagio sia le persone ivi ricoverate che i lavoratori".
I rilievi effettuati dopo il decesso della paziente e ancora a distanza di quasi un anno, nel giugno 2011, confermavano la presenza di legionella nell'impianto idrico della struttura sanitaria. La tesi del PM sostiene che i tre responsabili non abbiano adottato tutte le misure possibili per prevenire e arginare il problema. Sarà il gup a valutare se le accuse del PM meritano di essere accolte. L'udienza preliminare è prevista per il 18 maggio prossimo.

(Fonte, Giornale del Cilento)
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venerdì 5 febbraio 2016

Angelo Vassallo: Sergio Castellitto lo ricorda in una fiction RAI

Lunedì 8 febbraio, RAI 1 ore 20.45, "Il sindaco pescatore". Sergio Castellitto interpreta Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, Salerno, ucciso con nove colpi di pistola. Ecco una presentazione del sindaco alla cui "normalità" tutti dovrebbero ispirarsi >>>

giovedì 4 febbraio 2016

Reintegrate il professor Stefano Rho!

Il signore nell'immagine è il professor Stefano Rho. Insegna a Bergamo, anzi, insegnava. Già, l'hanno licenziato oggi perché undici anni fa ha fatto pipì in un cespuglio. Sissignori: la legge in Italia non guarda in faccia a nessuno: ci mette un po', ma poi arriva a colpire i delinquenti.
Fate i seri: reintegrate Stefano Rho
Come detto il fatto risale a undici anni fa e il professor Rho e il suo amico, rei di aver orinato, di notte, su di un cespuglio hanno già pagato due multe: una del carabiniere che ha contestato loro il fatto; l'altra del giudice di pace cui il carabiniere li ha segnalati. Ci sarebbe già abbastanza materiale per delle nuove barzellette, vero?
La situazione si complica e da divertente diventa inquietante. Sì, perché il professor Rho, precario da undici anni, tre anni fa viene assunto a ruolo. Un dirigente scolastico, valutando la sua autocertificazione relativa alla sua fedina penale (ovviamente, immacolata!) scopre di questo "precedente" e chiede conto a Stefano Rho della cosa. Pare tutto chiarito, ma si sa, in Italia chi sbaglia, o non paga mai, o paga per tutta la vita. Stefano Rho è uno di quelli che deve pagare eternamente e così, la Corte dei Conti, emette il suo verdetto: licenziato.
Forte dell'affetto dei suoi studenti e del fatto che è padre di tre bambini, le simpatie verso il professor Rho crescono a dismisura. La petizione avviata su Change.org ha raccolto le prime 5.000 adesioni in poche ore.
Ovviamente, chi vi scrive ha aderito volentieri.

mercoledì 3 febbraio 2016

Diciamolo: sulle unioni civili gli unici Sì certi sono del M5S

Sottotitolo: ma solo se il testo rimane invariato.
Sono alcuni giorni che sui quotidiani circolano presunte voci secondo le quali il PD teme il voltafaccia del M5S sul ddl sulle unioni civili. E, forse, adesso sarebbe il caso di mettere qualche puntino al posto giusto. Sì, perché il ddl Cirinnà, quello finalmente in discussione al Senato, arriva dopo il ddl presentato dal Movimento 5 Stelle sulle unioni civili, ma bocciato in prima lettura. Sì, perché il ddl Cirinnà è stato presentato il 15 marzo 2013 e solo ora, dopo quasi tre anni, il Governo ha deciso fosse arrivato il momento di discuterlo. Sì, perché il Movimento 5 Stelle ha dichiarato che avrebbe sostenuto il disegno di legge del PD (questo, della relatrice Cirinnà, PD appunto) fin dal primo momento nonostante lo considerasse un compromesso al ribasso. Sì, perché anche il voto in rete degli attivisti ha confermato quasi due anni fa che quel disegno di legge va approvato. Sì, perché anche ad agosto, dopo l'ennesimo ammonimento dell'Europa per il ritardo italiano su una legge sulle unioni civili, di nuovo anche dal blog di Grillo si è levato il grido dei 5 Stelle perché venisse discusso. Sì, perché il M5S, benché all'opposizione, non ha presentato un solo emendamento per favorirne il successo. Sì, perché il 23 gennaio il Movimento 5 Stelle era in piazza con chi chiedeva di approvarlo com'è.
Unioni civili: di chi temere il voltafaccia
Certo non di Alfano. O di Casini. O della Lega amica di Casa Pound: tutto soggetti dichiaratamente per il NO. Il partito che ha i connotati della DC, ma che vuole ammiccare a sinistra quanto al Vaticano, non è SEL (peraltro escluso dalla kermesse in quanto non presente al Senato). Chi ha in seno non meno di venti senatori contrari al ddl sulle unioni civili, qualcuno persino presente al Family day, è proprio il PD. Il quale PD, con le "voci" che fa circolare sui quotidiani amici in questi giorni, sta preparando il terreno perché passi un ddl mozzato quanto meno dell'articolo 5, quello che riguarda la stepchild adoption (adozione del figliastro) così da poter dire ai "sinistri" "Ecco, abbiamo fatto la legge!" e ai vaticanini "Sì, dovevamo, ma l'abbiamo depotenziata".
Perché, gli unici Sì certi al ddl sulle unioni civili, sono quelli del M5S.