venerdì 29 gennaio 2016

Gli italiani la cercano come "Maria Elena Boschi hot". Noi da lei vogliamo solo risposte

Siamo in Italia. Una ministra è da mesi al centro di polemiche politiche, ma, essendo evidentemente avvenente per molti, gli italiani la cercano per ammirare le sue fattezze. "Maria Elena Boschi hot" e "Maria Elena Boschi bikini", le chiavi di ricerca più usate. Pur non avendo nulla contro la bellezza femminile, a noi interessa altro.

Ministra Boschi, risponda

I nuovi elementi resi noti da "Il Fatto Quotidiano" sembrano dimostrare che Maria Elena Boschi sentiva privatamente Salvatore Buzzi, in carcere per mafia capitale, e che in un'occasione abbia fatto da tramite tra Buzzi e Renzi, destinatario di una lettera da lei recapitata.
Non solo: è di oggi la notizia che, sempre Il Fatto Quotidiano, cercando informazioni su uno dei dirigenti della Banca Etruria degli anni '70, tal Francesco Boschi, al fine di escludere la parentela con la famiglia della ministra Boschi, abbia fatto richiesta all'anagrafe del comune di residenza del padre dello stato di famiglia. Trattandosi di atto pubblico, chiunque può richiederlo su chiunque, pagando una marca da bollo. Sorpresa delle sorprese, i giornalisti si sono trovati un muro: lo stato di famiglia di Pier Luigi Boschi non si può avere.
Insomma, mentre gli italiani, cercando "Maria Elena Boschi hot", si fanno distrarre dalla sua avvenenza, la discussa e discutibile ministra è oggi cercata per avere risposte.
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giovedì 28 gennaio 2016

Unioni civili: Renzi bara, prende tempo e farà bocciare il ddl

Lo ricordate, vero? Il Renzi d'assalto che prometteva la legge sulle unioni civili in cento giorni? Ecco, non c'è più. O, forse, non c'è mai stato. In barba alle promesse, il ddl Cirinnà attende da tre anni la discussione e, con oggi, si arriva a posticipare il primo voto a dopo il Family day.

Il ddl Cirinnà non vedrà mai la luce

Lo diciamo da un mese: Renzi non si metterà contro l'elettorato cattolico solo perché qualcuno reclama diritti. Il massimo che potrebbe essere disposto a concedere sarebbe un principio di unioni civili, non compiuto, e l'affido rafforzato invece dello stepchild adoption. Il sogno, che il ddl Cirinnà non passi. E il sogno di colui che con la bocca ammicca all'elettorato di sinistra, ma coi fatti alla chiesa cattolica, è vicino. E' certo, infatti, che il M5S non voterà a favore di un ddl snaturato, svalorizzato e, senza i voti dei 5 Stelle, la legge non si farà. Renzi potrà apparire per ore in tutti i programmi televisivi a spiegare "quanto avrebbe voluto, con tutto sé stesso, che una legge fosse approvata, ma quei maramaldi dei 5 Stelle, insensibili verso milioni di persone che desiderano riconosciuti i propri diritti, verso l'Europa che preme e bla bla".
La terza strada, che ora appare improbabile, è che si materializzino dei nuovi "responsabili" Verdini & soci Style, che sostengano il PD nell'approvazione di una legge sulle unioni civili che di fatto scontenterebbe tutti, ma gli permetterebbe di dare un colpo alla botte (a sinistra, "una legge finalmente e solo noi l'abbiamo fatta") e uno al cerchio (a destra, "é una legge equilibrata che difende la famiglia tradizionale e bla bla").
E, no, non me lo vedo.

domenica 24 gennaio 2016

27 gennaio: silenzio, è Giornata della Memoria

Olocausto, Giornata della Memoria
Se l’orrore per il diverso, sia di un’altra etnia o religione; sia per via di handicap o di orientamento sessuale, ci cattura. Se il diverso ci spaventa perché temiamo ci possa contaminare in chissà quale modo, o sottrarre qualche privilegio, magari duramente inseguito. Se tutto questo ci attanaglia, forse, una possibile nuova edizione dell’Olocausto non è poi così utopistica.
Erano uomini come noi quelli che, al soldo dei nazisti, tentarono di estirpare dalla faccia della terra persone come loro con la sola colpa di non essere, apparentemente, uguali a loro: per religione (ebrei, Testimoni di Geova, Pentecostali), per credo politici (comunisti, socialisti), per nazionalità (Serbi, Croati, Polacchi), per capacità (disabili). Erano uomini come noi quelli che guadagnarono miliardi su quell’Olocausto, come la I. G. Farben, colosso dell’industria tedesca specializzata in antiparassitari, che preparò in via quasi esclusiva il famigerato Zyklon B, composto a base di cianuro, con cui si facevano le docce ai prigionieri da assassinare.
Erano uomini come noi che scelsero di vivere nel lusso, nella superbia, nella detenzione del potere e che morirono, grazie a Dio, nell’infamia più totale. Dimenticare l’Olocausto, significa scordare gli oltre 5 milioni di martiri; significa non dare onore alle migliaia di persone come noi che, rischiando la morte a loro volta, si adoperarono per salvarne alcuni. Significa perdere di vista che le nostre paure per il diverso, nelle giuste occasioni, possono portare ai più grandi crimini mai immaginati, ma, purtroppo, realizzati.