giovedì 24 marzo 2016

Acqua non potabile in cinque frazioni del comune in Valle Argentina

Il sindaco di Molini di Triora, in provincia di Imperia, Marcello Moraldo ha firmato un’ordinanza di non potabilità dell’acqua per le frazioni Glori, Grattino, Aigovo, Andagna e Ferriera. 
La disposizione è stata presa dopo l’esito analitico sfavorevole dei campioni di acqua potabile degli acquedotti comunali delle frazioni. Dal Comune ricordano di usufruire dell’acqua potabile dei relativi acquedotti comunali esclusivamente previa bollitura.
E' questa l'unica prova indiretta che la non potabilità sia da ricondursi a batteri, viceversa la bollitura dell'acqua produrrebbe solo un aggravamento della situazione. Sul sito del comune l'ordinanza ci è parsa introvabile

(Fonte, Sanremo News)
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sabato 19 marzo 2016

Legionella all'ospedale Baggiovara, Modena

Positive alla legionella le acque all'interno della struttura ospedaliera. Fortunatamente non abbiamo notizie di persone colpite dal virus.
Ci sentiamo di permetterci una piccola polemica avendo appreso che in provincia di Modena sono stati spesi, secondo le dichiarazioni di un consigliere di minoranza, "4,5 milioni di euro nel periodo 2005-2014" per combattere la legionella. Non solo, ma gli esperti ancora non concordano sulle cause scatenanti: Ausl e Dipartimento di ingegneria dei materiali dell’Università di Modena, forniscono motivazioni diverse, in antitesi tra loro.
In mezzo, i cittadini giustamente preoccupati.

(Fonte, Il Nuovo Giornale di Modena)
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Acqua non potabile: nel comune di Lei, (NU), emergenza da un mese

Per gli abitanti del comune di Lei, in provincia di Nuoro, avere l'acqua potabile pare sia impossibile. Dopo l'emergenza di novembre 2015, a causa di nitriti e manganese, dal 22 febbraio l'acqua è considerata non potabile a causa di alte concentrazioni di alluminio, manganese, ferro e colore non conforme. Di fatto, da quasi un mese alle case del comune arriva acqua inutilizzabile.
Monta la protesta dei residenti che, costretti a pagare le bollette al gestore Abbanoa, non hanno soddisfatto il loro diritto ad avere acqua potabile in casa.

(Fonte, Unione Sarda, Comune di Lei)
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Acqua non potabile: revocata ordinanza a Mercogliano (AV) per batteri coliformi

E' durata tre giorni l'ordinanza del sindaco che ha dichiarato non potabile l'acqua nel comune di Mercogliano, in provincia di Avellino, vietandone l'utilizzo. L'ordinanza, oggetto di polemiche, è stata ritirata oggi, 19 marzo, ma dal sito del comune si evince che l'acqua può essere utilizzata solo previo bollitura.
Tra le ragioni delle polemiche, il fatto che solo dalla nota apparsa oggi sul sito del comune contenente la revoca si apprende che la ragione era la presenza di batteri coliformi: le ultime analisi, recita il comunicato, "hanno evidenziato una diminuizione del parametro microbiologico Batteri Coliformi a 37°C", ma permane l'obbligo di bollitura.

(Fonte, Comune Mercogliano)
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Siccità: Borno (BS) senz'acqua

Il paese di Borno, in Alta Val Camonica, 2630 abitanti, è rimasto senz'acqua per una settimana a causa della siccità che ha colpito la sorgente di Lavareno, principale fonte di approvvigionamento idrico.
A questo si aggiunge la fatiscenza della rete idrica alla quale l'amministrazione non può mettere mano per mancanza di fondi. Nei giorni di siccità hanno provveduto i vigili del fuoco a rifornire le vasche di accumulo dell'acquedotto, ma l'acqua immessa, probabilmente non accuratamente controllata, ha obbligato i residenti a bollirla per poterla utilizzare.
Il problema pare rientrato e il sindaco ha ritirato l'ordinanza con cui ne vietata l'utilizzo a scopi alimentari.

(Fonte, Giornale di Brescia)
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lunedì 14 marzo 2016

Legionella: a Massa Carrara, dopo la scuola Giorgini, positiva anche la Don Milani

La legionella in questo periodo è di casa nelle docce delle palestre delle scuole: trovata presso la scuola media Giorgini, oggi è il turno della scuola Don Milani.
Da quanto apprendiamo, diverso è stato l'approccio dell'amministrazione: se nel caso della Giorgini le normali attività sono proseguite, vietando l'uso delle docce, nel caso della Don Milani sono state sospese tutte le attività e avviato subito un procedimento di sanificazione. Che la scuola Giorgini attende da due mesi.

(Fonte, Qui News Massa Carrara)
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Acqua non potabile: a Taormina (ME) i cittadini scrivono al prefetto

Il gruppo consiliare ProgettiAmo Taormina ha coinvolto il prefetto di Messina, Stefano Trotta, a causa della supposta inerzia del sindaco di Taormina, Eligio Giardina, di fronte al problema che rende non potabile l'acqua nella frazione Trappitello ogni qual volta piove.
Nella missiva recapitata al prefetto, il comitato lo ha invitato ad attivarsi "a fronte della acclarata inerzia del sindaco del Comune di Taormina, attivando i suoi poteri di surroga…”. Ciò “al fine di mettere in atto tutte le iniziative relative ai profili tecnici riguardanti i lavori di sistemazione dell’acquedotto e delle fonti di approvvigionamento idrico necessarie per porre fine al protrarsi di tale situazione di crisi".
La parola adesso passa al prefetto.

(Fonte, Il Tempo Stretto)
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Acqua non potabile: a Cicerale (SA), la frazione San Felice senz'acqua da otto giorni

Otto giorni senz'acqua potabile: è questa la situazione nella frazione San Felice del comune di Cicerale in provincia di Salerno. La situazione pare sia da attribuirsi ad un guasto, l'ennesimo che colpisce la zona.
La condotta denominata Faraone, infatti, a causa di frequenti rotture causa disservizi ai cittadini di quindici comuni della zona. Da anni.

(Fonte, La Città di Salerno)
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sabato 12 marzo 2016

Legionella: da due mesi nella scuola media a Montignoso (MS)

Un caso di legionella, un paio di mesi fa, ha avviato l'indagine che ha portato al verdetto: la legionella vive nelle docce della palestra della scuola media Giorgini, a Montignoso, in provincia di Massa e Carrara. La ripetizione delle analisi, in questi giorni, hanno confermato che il virus è ancora lì.
Proteste del Movimento 5 Stelle perché il sindaco non ha vietato l'utilizzo della struttura, ma solo delle docce. "Aspettiamo la sanificazione da parte dell'Asl", si difende il sindaco.
Da due mesi. La Asl locale, interpellata circa i tempi di intervento dalla stampa locale non ha dato risposta.

(Fonte, Il Tirreno)
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Acqua non potabile a Castelnuovo di Garfagnana (LU): batteri sopra i limiti

Colonie di batteri filiformi e alcune colonie di escherichiacoli: queste le ragioni dell'ordinanza del sindaco spiegata l’assessore Pier Luigi Raggi. I batteri filiformi, probabilmente della famiglia Pseudomonas, hanno tre famiglie che possono attaccare l'uomo portando diversi tipi di infezione. Gli escherichiacoli, sono batteri esistenti nell'intestino umano e animale, espulsi con le feci.
Si cercano le cause delle proliferazioni nell'acquedotto di Castelnuovo e di risolvere quanto prima il problema.

(Fonte, Il Tirreno)
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Acquedotti e amianto: per l'Istituto Superiore della Sanità ingerire amianto non è pericoloso

E' questa, di fatto, la risposta che si è sentita dare il Dipartimento di prevenzione di Pistoia, che ha ufficialmente richiesto alla Regione di poter eseguire dei controlli delle acque potabili, alla ricerca delle fibre di amianto eventualmente presenti.
Alcuni gestori di Publiacqua hanno iniziato ad effettuare dei campionamenti. Ma, l'Istituto superiore di sanità chiarisce che "non esiste alcuna prova seria che l'ingestione di fibre di amianto sia pericolosa per la salute" e questa sarà la linea guida per l'Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica (Ispo) e la Asl Toscana Centro, affidatari del ruolo di verifica.

(Fonte, Il Tirreno)

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Per approfondire la questione "acquedotti in amianto", visita Sapendo

venerdì 11 marzo 2016

Acqua non potabile: Trialometani a Ghilarza (OR)

Oristano capoluogo e la sua provincia non hanno pace: la non potabilità dell'acqua da una settimana affligge il capoluogo sardo e tra i comuni della provincia senza acqua potabile si aggiunge il comune di Ghilarza. Inquinamento da Trialometani, la causa. Non ci è dato di sapere di che tipo di trialometani si tratti, ma parliamo di un prodotto chimico nella cui famiglia troviamo prodotti per refrigerare al posto dei CFC o come solventi.
L'ordinanza del sindaco, Alessandro Defrassu, consente comunque l'uso per scopi igienici.


(Fonte, Unione Sarda)

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giovedì 10 marzo 2016

Siccità: il video del Ticino in secca annuncia una stagione complicata

Il Ticino in secca ai primi di marzo è l'emblema della siccità imminente. Politiche sbagliate a monte rendono evidente quanto sia seria la questione: marzo è il mese in cui il Ticino dovrebbe essere quasi in piena. Un video affascinante quanto preoccupante della situazione in provincia di Pavia.
Vedi il video

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Acqua non potabile: a Oristano permane l'allerta

In tutto il comune di Oristano e nelle frazioni di Nuraxinieddu e Massama, permane il divieto di utilizzo dell'acqua di rete emanato il 4 marzo con apposita ordinanza del sindaco. Abbanoa, il gestore della rete idrica locale, mette a disposizione della cittadinanza un punto di rifornimento di acqua potabilizzata al potabilizzatore di Silì. E' necessario presentarsi muniti di idonei recipienti per ottenere una fornitura di 100 litri. Erogazione garantita anche nelle fontanelle pubbliche comunali nelle frazioni di Silì, Donigala Fenughedu e Torregrande.

(Fonte, La Nuova Sardegna)

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mercoledì 9 marzo 2016

Legionella: ancora un caso il provincia di Pisa

Dopo i tre casi di legionella, quasi costato la vita a un pensionato a Cascine di Buti, a una ventina di km di distanza, nel comune di Lari, un nuovo caso scuote la provincia di Pisa. Una donna di circa 60 anni è tutt'ora ricoverata nell'ospedale di Firenze.
Non c'è dato di sapere in quali condizioni versi la signora. L'Asl Toscana Nord Ovest e il comune si sono premurati di far sapere che la legionellosi non è contagiosa: il batterio vive e si riproduce su vecchie tubature e attacca i polmoni se inalato. Ad esempio, facendo la doccia, quando parte delle piccole particelle di vapore vengono inalate. Da qui il suggerimento di usare degli anticalcare sui diffusori doccia o di sostituirli se vecchi e logori per scongiurare il pericolo.
Rimane da stabilire quali siano le ragioni per cui il fenomeno si sia presentato in così poco tempo più volte a pochi chilometri di distanza.

(Fonte, Qui News Valdera)
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martedì 8 marzo 2016

Acqua non potabile: acqua a Sassari non a norma

L'ordinanza del sindaco di Sassari, Nicola Sanna, vieta l'uso dell'acqua di rete per usi alimentari: ci si può fare la doccia, ma non si può bere né usare per cucinare. La ragione, come spiega l'ordinanza, è un'esagerata presenza di ferro e manganese. L'intero quartiere Porcellana e le vie Adelasia, Politeama e i viali Umberto Basso e Trieste, sono interessati all'ordinanza.
Ricordiamo che dal 18.09.2015 è in vigore ordinanza che vieta gli scopi alimentari all'acqua nella zona della Pineta di Baddimanna.

(Fonte, Ordinanza sindaco Sassari)
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domenica 6 marzo 2016

Acqua non potabile: ordinanza a Carpasio (Imperia)

Il sindaco di Carpasio, paesino in provincia di Imperia di soli 154 abitanti, Claudio Seravalli, ha emesso ordinanza di non potabilità dell'acqua in tutto il territorio comunale. L'evento si è presentato in seguito alle abbondanti precipitazioni dei giorni scorsi. Le analisi condotte hanno evidenziato problemi di salubrità e per ora hanno indotto il sindaco a impedire l'uso dell'acqua di rete per scopi alimentari. Fino a nuove disposizioni l'acqua sarà da considerarsi non potabile, ma utile per fini igienici.

(Fonte, Sanremo News)

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venerdì 4 marzo 2016

Acqua non potabile: batteri in tutta Oristano e due frazioni

Con ordinanza del sindaco, Guido Tendas, è vietato l'utilizzo dell'acqua di rete in tutta Oristano e nelle due frazioni Nuraxinieddu e Massama. Le analisi dell'Arpas provinciale hanno rilevato la presenza di batteri nei campioni esaminati, da qui l'ordinanza che dispone che a rifornire i cittadini in precisi punti di prelievo sia Abbanoa, la società erogatrice.
Nelle frazioni di Sili', Donigala e Torre Grande, l'approvvigionamento idrico è possibile nelle fontanelle pubbliche.

(Fonte, AGI)

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mercoledì 2 marzo 2016

Acqua non potabile: a Paulilatino la nemica... è la pioggia!

Acqua non potabile, ci risiamo: sul sito del comune di Paulilatino, in provincia di Oristano, nuova ordinanza del sindaco, l'acqua è torbida e non si può usare.
Come già raccontato,  nel piccolo comune oristanese è emergenza acqua potabile ogni volta che piove, fenomeno che si è verificato in maniera abbondante in questi giorni. La situazione rimane la stessa da dodici anni. Dalle parole del sindaco abbiamo appreso, poco più di due settimane fa in occasione di un'altra coincidenza simile, che il problema è la conseguenza di un incendio, scoppiato appunto dodici anni or sono, che ha distrutto la flora che costituiva una barriera naturale, una sorta di filtro ecologico.
A Paulilatino l'acqua è un problema cronico: se non piove, per la siccità; se piove, per l'acqua resa non potabile. Da dodici anni.

(Fonte, Unione Sarda)

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Legionella: tre casi a Cascine di Buti, Pisa

Sarebbero tre i casi di legionella, un batterio che vive nell'acqua e che, se inalato, aggredisce anche gravemente i polmoni, verificatisi nel comune di Buti in provincia di Pisa da metà gennaio. Il caso emerge oggi, 2 marzo, poiché i famigliare di uno dei tre cittadini colpiti hanno reso pubblica la questione anche per ringraziare l'ospedale che sta salvando il loro caro. Ma andiamo con ordine.
Il 14 gennaio un signore 63enne viene ricoverato d'urgenza nell'ospedale di Pontedera. A causa di due precedenti occorsi nei giorni immediatamente precedenti si accerta che il pensionato ha contratto la legionella. Le sue condizioni sono apparse molto preoccupanti. Il signore in questione è in realtà ancora ricoverato e non del tutto fuori pericolo, ma le autorità sanitarie sono ottimiste: si tratta di un uomo forte e in complessivamente buone condizioni di salute e dovrebbe presto poter tornare a casa.

(Fonte, La Nazione)
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martedì 1 marzo 2016

Acqua non potabile a Varena, Trento

Ordinanza del sindaco, Paride Gianmoena, nel piccolo comune di Varena, in provincia di Trento: nell’acquedotto di Stava –Pampeago sono stati riscontrate alterazioni batteorologiche, che hanno costretto l'amministrazione a dichiarare l'acqua non potabile e a raccomandarne la bollitura se da utilizzare per scopi alimentari.
Curiosità che stride con la situazione in corso, il comune di Varena, vanta la presenza di numerose fontane di porfido ottocentesche, dalle quali sgorgava la "miglior acqua potabile della Valle" (1835). Varena era anche famosa per l'antico stabilimento bagni che nel 1880 era noto per le cure dei bagni di fieno con erbe aromatiche.
L'amministrazione si è attivata al più presto e l'acquedotto incriminato è stato chiuso per permetterne la disinfezione. Pare, comunque, che alcuni cittadini abbiano accusato dolori addominali.

(Fonte, Trentino CorriereAlpi)
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domenica 28 febbraio 2016

A Bologna, acqua all'amianto

Non è più polemica, ora partono le denunce. Vito Totire, medico del lavoro presidente di Aea-Associazione esposti amianto, promette: "Invieremo entro la prossima settimana un nuovo esposto alla Procura” ipotizzando il reato di “distribuzione acque nocive per la salute pubblica” in violazione della legge 257/92 che vieta la commercializzazione di prodotti contenenti amianto. Ma al tempo stesso “vogliamo porre un problema politico: ci pare che il sindaco di Bologna non sia Virginio Merola ma Hera".
Il Dott. Totire accusa di gravi inadempienze la società dei servizi Hera, ma espressamente anche il sindaco e la dirigenza di ARPA rea, a suo dire, di minimizzare i pericoli relativi all'esposizione all'amianto dei cittadini serviti a Bologna, ma anche nei comuni limitrofi, alcuni dei quali, lo ricordiamo, colpiti dal terremoto non troppo tempo fa e la cui rete idrica non è stata ricontrollata.

(Fonte, Dire.it; approfondimenti, Sapendo)
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Acqua non potabile: a Spezzano Albanese (CS) è di nuovo allarme coliforni

Il sindaco di Spezzano Albanese (CS), Ferdinando Nociti, ha emesso un'ordinanza con la quale dichiara non potabile l'acqua nell'intera area comunale ad eccezione delle zone Scalo e delle Terme. L'acqua può essere utilizzata "solo per scopi domestici e pulizia personale (tranne il lavarsi i denti), e ad uso potabile dopo bollitura di almeno dieci minuti", recita l'ordinanza.
Il paese di Spezzano Albanese vive tra un'emergenza e un'altra già da un po' il che sta dando luogo a faide tra i politici locali che si sono alternati negli ultimi anni. Intanto, i cittadini sono di nuovo in condizione insalubre come pure le attività commerciali.

(Fonte, Diritto di Cronaca)
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sabato 27 febbraio 2016

Acqua non potabile: a Sellia Marina (CZ), arsenico oltre i limiti

Polemica tra il CODACONS, associazione nazionale di consumatori, e il sindaco di Sellia Marina, ridente paese in provincia di Catanzaro a causa della mancata, tempestiva, ordinanza a sospensione della potabilità dell'acqua che raggiunge le case in almeno una parte del comune.
Secondo il CODACONS, solo in seguito alle pressanti richieste dell'associazione e con diversi giorni di ritardo, il sindaco Francesco Mauro ha emesso ordinanza di non potabilità.
Non basta all'associazione di consumatori che chiede come sia possibile che la cittadinanza interessata dall'ordinanza non venga servita di acqua potabile, magari tramite autobotti, poiché la presenza di arsenico nell'acqua la rende inidonea anche per l'igiene personale.
CODACONS vuole anche sapere se l'avvelenamento delle falde non sia da far risalire alla vicina discarica di San Simone.

(Fonte, Catanzaro Informa)
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giovedì 25 febbraio 2016

Acqua non potabile: a Bortigiadas, da due mesi, impurità nell'acqua

Nel piccolo comune, nemmeno 800 abitanti, di Bordigiadas in provincia di Olbia-Tempio, da oltre due mesi nelle case arriva acqua di pessima qualità. L'amministrazione comunale, capitanata dal sindaco Emiliano Deiana, annunciava il 25 gennaio ultimo scorso l'intenzione di potenziare la propria indipendenza idrica al fine di sganciarsi da Abbanoa SpA, l'ente che eroga l'acqua al comune.
Tra le ragioni, il fatto che da oltre un mese, l'acqua arrivava con parametri fuori norma.
Ma un altro mese è passato e nonostante le rassicurazioni dell'ente, le cose non migliorano. Di nuovo, oggi, il sindaco chiede ad Abbanoa di velocizzare le attività finalizzate a riparare l'acquedotto e a tornare a garantire ai cittadini di Bortigiadas acqua di qualità, nonché di prevedere rimborsi ai cittadini per i disservizi cui sono costretti da troppo tempo.

(Fonte, Unione Sarda)
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mercoledì 24 febbraio 2016

Siccità: ARPA Lombardia preannuncia un'estate difficile

Con un comunicato ufficiale apparso sul sito di riferimento, ARPA Lombardia certifica lo stato difficile in cui versano le nostre riserve idriche, preannunciando un'estate all'insegna della siccità. L'annuncio segue di pochi giorni l'allarme lanciato dal prof. Valotti, docente dell'Università Bocconi e Presidente, tra l'altro, di A2A, che, a Palazzo Chigi, ha invitato le Istituzioni a farsi carico di progetti di ammodernamento della fatiscente rete idrica nazionale.
Il rapporto di ARPA Lombardia sul rischio siccità, presenta con una serie di grafici le condizioni attuali, rispetto alla media e rispetto al peggiore tra gli ultimi anni, il 2007. I risultati non sono molto incoraggianti. Sul sito iouomo.net la descrizione completa del rapporto.

(Fonte, Arpa Lombardia)
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Polveri sottili: Lombardia di nuovo fuori limite (24.02)

Nella giornata di oggi, 24 febbraio 2016, i parametri di molte centraline per il rilevamento delle polveri sottili in Lombardia avvertono circa il superamento dei limiti. Per quanto attiene ai PM10, molto male Cremona (80 µg/m³), Pavia (82), Brescia (83) e Mantova e Milano (84). Sopra i limiti Como (54 µg/m³),  Bergamo (55), Monza (71), Lodi (78) e Bergamo (73). Appena sotto i limiti Varese, meglio Sondrio.
Sul fronte PM2,5, valori superiori al limite consentito a Pavia, Bergamo, Milano e Cremona.

(Fonte, Arpa Lombardia)
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Acqua non potabile: coliformi a Isasca, Cuneo

Nel piccolo comune di Isasca, in provincia di Cuneo, 78 abitanti, aderente alla comunità montana Valli Po, Bronda, Infernotto e Varaita, il sindaco, Roberto Forniglia, ha emesso un'ordinanza vietando ai cittadini di avvalersi dell'acqua di rete.
Il Servizio Igiene degli alimenti e della nutrizione dell’Asl Cn1 ha riscontrato, dopo un controllo, la presenza nell'acquedotto di parametri batteriologici non conformi. Una battaglia, quella del comune, che va avanti da un po'. Solo un paio di mesi fa è stato installato dall'Acda, gestore del servizio idrico di Isasca, un nuovo impianto di depurazione, ma i risultati ancora non sono soddisfacenti.

(Fonte, La Stampa)
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Acqua non potabile: coliformi a Camerino (Macerata)

Con un'ordinanza del vicesindaco, Roberto Lucarelli, il comune di Camerino ha posto il divieto di utilizzo dell'acqua di rete per le zone Sfercia, Valdiea e Polverina. "Colpevole", la falda denominata Folla. Analisi effettuate alcuni giorni or sono hanno evidenziato la presenza di coliformi, batteri che hanno relazione con l'ultimo tratto intestinale umano e animale.
L'ordinanza assegna alla società erogatrice, la ASSM di Tolentino, il compito di rimuovere le cause.
Per intanto, i residenti delle tre zone sono diffidati dall'usare l'acqua di rete.

(Fonte, Cronache Maceratesi)
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lunedì 22 febbraio 2016

Siccità: a Bioglio (Biella), acquedotto a secco, interviene la Protezione Civile

La scarsità di precipitazioni di questo inverno ha costretto il sindaco di Bioglio, in provincia di Biella, a diramare un'ordinanza chiedendo ai cittadini di non usare l'acqua se non strettamente necessario. Nella giornata di ieri la Protezione Civili è accorsa in soccorso con un'autobotte da 15.000 litri versando nelle vasche dell'acquedotto comunale complessivamente 60 metri cubi d'acqua, frutto di quattro viaggi.
Ieri sera verso le 17, il sindaco, Stefano Ceffa, ha "bacchettato" i suoi concittadini su Facebook incoraggiandoli a ridurre i consumi d'acqua: 100 litri ogni 70 secondi, i 1015 abitanti di Bioglio in queste condizioni non possono permetterseli.

(Fonte, NewsBiella)
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Acqua non potabile: nel Canton Ticino coliformi fecali

Da circa una settimana in parte del comune di Lugano e nei confinanti comuni di Paradiso e Savosa, nel Canton Ticino, l'acqua non è potabile. Le ragioni, batteri di coliformi fecali, probabilmente Escherichia coli, gli stessi con cui sta combattendo la zona del Canavese, sul versante italiano.
Tecnici e la AIL (la ASL locale) raccomandano le seguenti precauzioni: l’acqua corrente non deve essere bevuta, né utilizzata per l’igiene orale, per la preparazione di cibi freddi e per il lavaggio di alimenti o per il risciacquo di utensili da cucina e stoviglie. Può invece essere utilizzata senza limitazioni di sorta se fatta bollire per almeno 5 minuti, a condizione che non abbia odori o colorazioni anormali.

(Fonte, Ticino News 1 e 2)
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sabato 20 febbraio 2016

Acqua potabile: batteri da fognatura a Romano Canavese (IV)

Il prelievo che ha allarmato nel comune di Romano Canavese, in provincia di Ivrea, è stato eseguito nella fontanella che si trova nel cortile delle scuole elementari. L'esito delle analisi è stato chiaro: batteri coliformi in concentrazione tale da contravvenire le norme.
I coliformi sono batteri presenti in alta concentrazione nelle feci umane. La fonte da cui traiamo la notizia non specifica di che specie di coliformi si tratti, ma lascia intendere che potrebbero essere quelli del tipo Escherichia coli, batterio che ha rapporto più diretto ed esclusivo con il tratto gastro intestinale dell'uomo e degli animali a sangue caldo, il quale, insieme agli enterococchi, rappresenta un parametro più specifico ed accurato di contaminazione da materiale fecale.
Il sindaco, Oscarino Ferrero, ha rassicurato: "Pensiamo che il problema sia localizzato alla fontanella in questione, non ci sono ragioni per preoccuparsi, sono comunque in corso analisi più approfondite".
Per il momento, comunque, i cittadini sono invitati a bollire l'acqua prima di utilizzarla a scopi alimentari.


(Fonte, La Sentinella del Canavese)
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Acqua potabile: in arrivo un'estate di emergenze

A lanciare l'allarme, questa volta, non è il solito "dietrologo" ecologista, ma il professore della Bocconi Giovanni Valotti, presidente, tra l'altro, di Utilitalia.
Il professore fa notare che moltissimi comuni, anche al Nord, non sono dotati di impianti di purificazione delle acque e che le reti degli acquedotti disperdono, in media, non meno del 37% dell'acqua in essi circolante.
In un dossier presentato nella Sala Verde di Palazzo Chigi, il professore ha stilato un progetto anche finanziario dimostrante che, se non intervengono investimenti per complessivi 65 miliardi nei prossimi anni, con i cambiamenti climatici in atto e la condizione pessima delle reti idriche sarà impossibile provvedere acqua potabile ai cittadini per molti comuni.

(Fonte, Repubblica)
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venerdì 19 febbraio 2016

Acqua potabile: quando il gestore se ne frega. Il caso di Rende

Un muro di contenimento sta crollando, trancia di netto un tubo che serve di acqua potabile le abitazioni e il gestore della rete, Acque Potabili SpA, fa sapere di non avere la minima intenzione di riparare il danno.
Questa la risposta ottenuta dagli abitanti della Contrada San Pietro a Rende, Cosenza, dopo aver disperatamente per ore cercato di avere un interlocutore della società che gestisce la rete idrica, essendo rimasti senza acqua nelle loro abitazioni, mentre il tubo rotto riversava mc d'acqua nel nulla.
L'insistenza delle famiglie della zona ha costretto la società Acque Potabili SpA a inviare un tecnico che ha lasciato tutti sgomenti: "Forse, domani mattina, interveniamo", le sue parole.
Forse, domani i cittadini potranno nuovamente godere di un servizio che, arrivi l'acqua alle loro abitazioni o no, devono pagare.

(Fonte, Qui Cosenza)
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giovedì 18 febbraio 2016

Acqua non potabile? A Termoli è quantomeno inguardabile


Avevamo dato conto pochi giorni fa dell'emergenza idrica in corso a Termoli, in Molise: l'ARPA regionale aveva segnalato una concentrazione di cloro tale da rendere l'acqua proveniente dall'acquedotto utile solo a lavare i pavimenti, nemmeno per l'igiene personale.
Oggi, un nuovo problema viene rilevato dai cittadini: l'acqua, come si può notare nelle foto pubblicate dalla nostra fonte, il quotidiano online Primonumero, si presenta di un giallastro torbido e secondo alcuni residenti ha anche un odore sgradevole.
"E' colpa della ruggine delle tubature in ferro dell'acquedotto", sostiene la società erogatrice, "ma l'acqua è certamente potabile." Difficile non solidarizzare con i cittadini che non prendono per buone le giustificazioni addotte, alla luce dell'immagine sopra pubblicata.

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mercoledì 17 febbraio 2016

Acqua all'arsenico: provincia di Viterbo senza pace

Nuova iniziativa del M5S di Tuscania, in provincia di Viterbo, che ha presentato un'ulteriore mozione sul problema dell'arsenico nell'acqua, un problema che da oltre quattro anni affligge il comune. Il consiglio comunale aveva votato una precedente mozione nel 2015, ma le iniziative previste non hanno mai visto il via.
Il problema pare risiedere nel fatto che alcune delle falde cui attinge l'acquedotto di Tuscania siano contaminate. Da qui l'idea di mescolarne le acque con quelle derivanti da altre falde la cui bontà dell'acqua è confermata.
La preoccupazione nasce dal fatto che anche i fluoruri hanno evidenziato un innalzamento nei valori, il cui limite massimo è fissato dall'OMS in 1,5 microgrammi/litro.


(Fonte, Corriere di Viterbo)


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Acqua non potabile: a Paulilatino vietato bere quando piove (17.02)

E' stata firmata lunedì scorso dal sindaco, Domenico Gallus, l'ordinanza che vieta l'uso dell'acqua di rete giudicata non potabile. Si tratta di una delle rare occasioni in cui l'effetto è anche visibile, presentandosi l'acqua molto torbida.
Il paese in provincia di Oristano, poco più di 2200 abitanti, da circa dodici anni si vede provato dell'acqua potabile ogni qual volta le piogge si rivelano abbondanti.
E' lo stesso sindaco a chiarirne le ragioni: "Il problema nasce da un bruttissimo incendio di una dozzina d'anni fa", spiega. "Purtroppo, in quella zona, venne completamente distrutta la flora e ora, vicino alle sorgenti, non c'è più quel filtro naturale. Ogni volta che ci troviamo di fronte a piogge abbondanti si ripete questa problematica."
Dodici anni non sono bastati all'amministrazione per affrontare definitivamente il problema, probabilmente a motivo dei costi necessari.

(Fonte, Unione Sarda)

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martedì 16 febbraio 2016

Polveri sottili Lombardia 15.02.2016

I valori di ieri della qualità dell'aria non sono eccezionali: nonostante la pioggia, in quasi tutte le città lombarde le polveri sottili (prendiamo in esame i PM 2,5, le polveri sottili pià pericolose tra quelle monitorate) sono vicine ai limiti massimi consentiti per legge. Il che già di per sé non è un buon segnale.
I 48 µg/m³ di PM 2,5 di Pavia, pericolosamente vicini al limite massimo di 50 µg/m³, sono il dato peggiore. Un po' meglio Como (40), Cremona (39), Lodi (38) e Mantova (37). Brescia, Monza e Brianza e Bergamo sopra i 30. Discretamente bene Lecco e Sondrio.

Teniamo conto del fatto che, se è vero che la pioggia lava l'aria, è solo perché porta le polveri sottili al suolo e nel sottosuolo. Da qui, i valori dell'acqua, sempre meno potabile.

(Fonte, sito dell'Arpa Lombardia)
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Acqua non potabile nel comune di Bajardo (IM) 16.02

Bajardo, piccolissimo comune della provincia di Imperia, vive oggi, 16 febbraio, il divieto di all’uso dell’acqua erogata dai rubinetti delle zone di via Roma, piazza Caraghigliera, piazza De Sonnaz e proveniente dall’acquedotto comunale di frazione Berzi. Con apposita ordinanza, il Sindaco Jose Littardi  ha sancito lo stop.
Le ragioni, sembrano potersi trovare nella rottura di un tubo del cloratore della vasca sita nella frazione di Barzi.
Particolarità del Comune, che conta solo 311 abitanti ed è inserito nella Comunità Montana denominata Intemelia, il fatto di dislocarsi tra i 332 e i 1.627 metri sul livello del mare: dove l'acqua ci si aspetterebbe di trovarla pulita, insomma.
Altro dato interessante, le analisi che hanno segnalato il problema sono state eseguite il 3 febbraio: l'ordinanza che impone la bollitura dell'acqua per scopi alimentari è di oggi.

(Fonte, Sanremo News)
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Acquedotto: si rompe tubo dell'acquedotto, a Scafa scuole chiuse (16.02)

L'intero paese di Scafa, in provincia di Pescara si è svegliato stamani, 16 febbraio, senz'acqua. La rottura di un tubo dell'acquedotto ha portato all'allagamento di Corso Primo Maggio. Per questa ragione il sindaco, Maurizio Giancola, ha predisposto con un'ordinanza urgente la chiusura delle scuole.
Il problema si dovrebbe poter risolvere in breve tempo.


(Fonte, Pescara Post)

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domenica 14 febbraio 2016

Acqua non potabile a Sorso (SS), polemiche per 40 giorni di stop

Il 18 settembre 2015 il sindaco, Giuseppe Morghen, del Comune di Sorso, 14.700 abitanti circa, nella provincia di Sassari, con ordinanza del sindaco n°25, vietava l’utilizzo dell’acqua di rete per scopi alimentari: l'ordinanza è rimasta valida per 40 giorni, ma per tre mesi i cittadini sono rimasti sono rimasti senz'acqua di notte.
La ragione, un'esagerata presenza di nitriti, potenzialmente pericolosi specie per i bambini più piccoli.
(Fonte, Sassari Notizie)
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venerdì 12 febbraio 2016

Acqua non potabile a Termoli: i cloriti rimangono un mistero (12.02)

L'acqua di Termoli (CB) non ha pace. Soprattutto, le autorità non si capacitano della costante impennata dei cloriti nell'acqua che raggiunge le famiglie. Si ipotizza che, dato che il problema ha interessato diversi comuni limitrofi, il problema parta a monte, già nella diga del Liscione che serve tutto il BassoMolise.
Una emergenza simile – e anzi più prolungata e più grave – era successa con i trialometani nel dicembre del 2010. In quel caso le molecole chimiche erano derivate dall’ipoclorito, nel caso dei cloriti invece dipendono dal biossido di cloro. In ogni caso, il problema nasce dai sottoprodotti della disinfezione dell'acqua.
La società che gestisce l'acquedotto inizierà dal mese di marzo a monitorare con assiduità la situazione, cosa che già fanno, hanno spiegato, con i trialometani dopo il problema del 2010. Intanto la popolazione acquista massicce quantità di acqua in bottiglia spostando, dal nostro punto di vista, semplicemente il problema. Che l'acqua in bottiglia, specie se di plastica, sia sicura è tutto da dimostrare.
(Fonte, Primonumero.it)

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sabato 6 febbraio 2016

#dietrofrontM5S su unioni civili? Non diciamo sciocchezze!

La trappola per Renzi è tesa. Giocando in anticipo, il M5S scarica sul PD la responsabilità di far approvare il ddl Cirinnà sulle unioni civili. Non ti è chiaro? Seguimi, sono sicuro di non sbagliare. Ho già spiegato altre volte che l'intento di Renzi su questo provvedimento è uno solo: farlo bocciare. Perché? E come?
Unioni civili: la palla al piede di Renzi
Sarai d'accordo con me che al Presidente del Consiglio di me, di te, dei diritti dei cittadini, non frega nulla. Uno che spende 2 o 300mila euro al mese di soldi pubblici per il suo aereo personale, a noi non ci fila di pezza. Renzi, di fronte a un provvedimento sulle unioni civili che è obbligato a portare in discussione (con calma, ovvio: il ddl Cirinnà è stato presentato il 15 marzo 2013, tre anni fa); un ddl capace di muovere centinaia di migliaia di persone e di portarle in piazza spaccando letteralmente l'Italia; di fronte a questo, lui che dovrebbe rappresentare un partito di sinistra, ma che di sinistra non è, ha un solo pensiero: come non perdere voti o, almeno, limitare i danni?
Ecco: la sua strategia e come sia stata disinnescata dall'iniziativa del blog di Grillo (continua)

Legionella: indagati dirigenti della Zep Italia per la morte di una paziente

Il 12 luglio del 2010, presso la clinica privata Cobellis di Vallo della Lucania, una paziente, Antonietta Perretta, ha perso la vita in seguito a infezione da legionella. Il 6 febbraio 2016, il pubblico ministero Paolo Itri ha chiesto il rinvio a giudizio per i responsabili del trattamento dell'acqua sanitaria della struttura per con conto della Zep Italia di Aprilia e del Direttore del Dipartimento Sanitario dell'Asl 3 di Salerno. Il reato loro ascritto è di avvelenamento delle acque e sostanze destinate all'alimentazione.
Nella nota d'accusa si legge che i tre, "in cooperazione colposa tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, per negligenza derivante dalla mancata attuazione di tutte le misure necessarie a prevenire la contaminazione della rete idrica della struttura sanitaria vallese, ne causavano l’inquinamento della rete idrica con il batterio della ‘Legionella’ e ‘Pseudomonas Aemginosa’ esponendo così al contagio sia le persone ivi ricoverate che i lavoratori".
I rilievi effettuati dopo il decesso della paziente e ancora a distanza di quasi un anno, nel giugno 2011, confermavano la presenza di legionella nell'impianto idrico della struttura sanitaria. La tesi del PM sostiene che i tre responsabili non abbiano adottato tutte le misure possibili per prevenire e arginare il problema. Sarà il gup a valutare se le accuse del PM meritano di essere accolte. L'udienza preliminare è prevista per il 18 maggio prossimo.

(Fonte, Giornale del Cilento)
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venerdì 5 febbraio 2016

Angelo Vassallo: Sergio Castellitto lo ricorda in una fiction RAI

Lunedì 8 febbraio, RAI 1 ore 20.45, "Il sindaco pescatore". Sergio Castellitto interpreta Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, Salerno, ucciso con nove colpi di pistola. Ecco una presentazione del sindaco alla cui "normalità" tutti dovrebbero ispirarsi >>>

giovedì 4 febbraio 2016

Reintegrate il professor Stefano Rho!

Il signore nell'immagine è il professor Stefano Rho. Insegna a Bergamo, anzi, insegnava. Già, l'hanno licenziato oggi perché undici anni fa ha fatto pipì in un cespuglio. Sissignori: la legge in Italia non guarda in faccia a nessuno: ci mette un po', ma poi arriva a colpire i delinquenti.
Fate i seri: reintegrate Stefano Rho
Come detto il fatto risale a undici anni fa e il professor Rho e il suo amico, rei di aver orinato, di notte, su di un cespuglio hanno già pagato due multe: una del carabiniere che ha contestato loro il fatto; l'altra del giudice di pace cui il carabiniere li ha segnalati. Ci sarebbe già abbastanza materiale per delle nuove barzellette, vero?
La situazione si complica e da divertente diventa inquietante. Sì, perché il professor Rho, precario da undici anni, tre anni fa viene assunto a ruolo. Un dirigente scolastico, valutando la sua autocertificazione relativa alla sua fedina penale (ovviamente, immacolata!) scopre di questo "precedente" e chiede conto a Stefano Rho della cosa. Pare tutto chiarito, ma si sa, in Italia chi sbaglia, o non paga mai, o paga per tutta la vita. Stefano Rho è uno di quelli che deve pagare eternamente e così, la Corte dei Conti, emette il suo verdetto: licenziato.
Forte dell'affetto dei suoi studenti e del fatto che è padre di tre bambini, le simpatie verso il professor Rho crescono a dismisura. La petizione avviata su Change.org ha raccolto le prime 5.000 adesioni in poche ore.
Ovviamente, chi vi scrive ha aderito volentieri.

mercoledì 3 febbraio 2016

Diciamolo: sulle unioni civili gli unici Sì certi sono del M5S

Sottotitolo: ma solo se il testo rimane invariato.
Sono alcuni giorni che sui quotidiani circolano presunte voci secondo le quali il PD teme il voltafaccia del M5S sul ddl sulle unioni civili. E, forse, adesso sarebbe il caso di mettere qualche puntino al posto giusto. Sì, perché il ddl Cirinnà, quello finalmente in discussione al Senato, arriva dopo il ddl presentato dal Movimento 5 Stelle sulle unioni civili, ma bocciato in prima lettura. Sì, perché il ddl Cirinnà è stato presentato il 15 marzo 2013 e solo ora, dopo quasi tre anni, il Governo ha deciso fosse arrivato il momento di discuterlo. Sì, perché il Movimento 5 Stelle ha dichiarato che avrebbe sostenuto il disegno di legge del PD (questo, della relatrice Cirinnà, PD appunto) fin dal primo momento nonostante lo considerasse un compromesso al ribasso. Sì, perché anche il voto in rete degli attivisti ha confermato quasi due anni fa che quel disegno di legge va approvato. Sì, perché anche ad agosto, dopo l'ennesimo ammonimento dell'Europa per il ritardo italiano su una legge sulle unioni civili, di nuovo anche dal blog di Grillo si è levato il grido dei 5 Stelle perché venisse discusso. Sì, perché il M5S, benché all'opposizione, non ha presentato un solo emendamento per favorirne il successo. Sì, perché il 23 gennaio il Movimento 5 Stelle era in piazza con chi chiedeva di approvarlo com'è.
Unioni civili: di chi temere il voltafaccia
Certo non di Alfano. O di Casini. O della Lega amica di Casa Pound: tutto soggetti dichiaratamente per il NO. Il partito che ha i connotati della DC, ma che vuole ammiccare a sinistra quanto al Vaticano, non è SEL (peraltro escluso dalla kermesse in quanto non presente al Senato). Chi ha in seno non meno di venti senatori contrari al ddl sulle unioni civili, qualcuno persino presente al Family day, è proprio il PD. Il quale PD, con le "voci" che fa circolare sui quotidiani amici in questi giorni, sta preparando il terreno perché passi un ddl mozzato quanto meno dell'articolo 5, quello che riguarda la stepchild adoption (adozione del figliastro) così da poter dire ai "sinistri" "Ecco, abbiamo fatto la legge!" e ai vaticanini "Sì, dovevamo, ma l'abbiamo depotenziata".
Perché, gli unici Sì certi al ddl sulle unioni civili, sono quelli del M5S.

venerdì 29 gennaio 2016

Gli italiani la cercano come "Maria Elena Boschi hot". Noi da lei vogliamo solo risposte

Siamo in Italia. Una ministra è da mesi al centro di polemiche politiche, ma, essendo evidentemente avvenente per molti, gli italiani la cercano per ammirare le sue fattezze. "Maria Elena Boschi hot" e "Maria Elena Boschi bikini", le chiavi di ricerca più usate. Pur non avendo nulla contro la bellezza femminile, a noi interessa altro.

Ministra Boschi, risponda

I nuovi elementi resi noti da "Il Fatto Quotidiano" sembrano dimostrare che Maria Elena Boschi sentiva privatamente Salvatore Buzzi, in carcere per mafia capitale, e che in un'occasione abbia fatto da tramite tra Buzzi e Renzi, destinatario di una lettera da lei recapitata.
Non solo: è di oggi la notizia che, sempre Il Fatto Quotidiano, cercando informazioni su uno dei dirigenti della Banca Etruria degli anni '70, tal Francesco Boschi, al fine di escludere la parentela con la famiglia della ministra Boschi, abbia fatto richiesta all'anagrafe del comune di residenza del padre dello stato di famiglia. Trattandosi di atto pubblico, chiunque può richiederlo su chiunque, pagando una marca da bollo. Sorpresa delle sorprese, i giornalisti si sono trovati un muro: lo stato di famiglia di Pier Luigi Boschi non si può avere.
Insomma, mentre gli italiani, cercando "Maria Elena Boschi hot", si fanno distrarre dalla sua avvenenza, la discussa e discutibile ministra è oggi cercata per avere risposte.
Approfondimenti, qui >>>